Il raffreddamento è una parte essenziale del processo che porta al dimensionamento della parte elettrica (statore) di un elettromandrino. Esso influisce fortemente sulla performance e sulla durata dell’elettromandrino stesso.
L’esperienza ultra decennale nel settore ha portato la GC ad offrire la più ampia gamma di tipi di raffreddamento disponibile sul mercato.
RA - Raffreddamento a liquido
L’elettromandrino è collegato ad un refrigeratore che provvede a mantenere la corretta e costante temperatura del liquido refrigerante.
La portata e la pressione del liquido refrigerante (acqua + glicole) varia in funzione delle dimensioni del circuito di raffreddamento ricavato nella carcassa del motore e della potenza dello stesso.
RC - Raffreddamento ad aria compressa
L’elettromandrino è collegato ad un compressore che provvede alla mandata dell’aria compressa sufficiente a mantenere il motore alla temperatura corretta.
La portata e la pressione dell’aria compressa (aria compressa secca) varia in funzione delle dimensioni del circuito di raffreddamento ricavato nella carcassa del motore e della potenza dello stesso.
RS - Raffreddamento ad elettroventola
L’elettromandrino è equipaggiato con una elettroventola indipendente (alimentata a V230 o a V24) che provvede all’apporto del volume d’aria richiesto per mantenere il motore alla corretta temperatura.
RV - Raffreddamento a ventola
L’elettromandrino è equipaggiato con una ventola direttamente calettata sulla parte posteriore dell’albero. Quando si aziona l’elettromandrino l’albero motore trascina con se la ventola che, grazie ad un apposito vano ricavato nella parte posteriore, provvede all’apporto della corretta quantità d’aria per il raffreddamento.
RN - Raffreddamento non presente
L’elettromandrino è dimensionato in modo da raggiungere l’equilibrio termico senza l’ausilio di un raffreddamento esterno. Cio’ è possibile grazie al lavoro di dimensionamento della parte elettrica (statore) in accordo con le caratteristiche costruttive del tipo di motore.
1. Mantenere la TEMPERATURA normale di lavoro tra 40 e 60° C, misurati sull'alloggiamento dei cuscinetti anteriori. Il mantenimento di questo campo di temperature contribuirà ad allungare la vita dei cuscinetti, evitandone il danneggiamento prematuro.
2. I cuscinetti degli elettromandrini sono rumorosi durante la fase di riscaldo fino a circa 40° C e fino a che la dilatazione termica assicura il precarico prescritto.